La chiesa fu fondata nel 1612 come semplice cappella, nata sulle fondamenta di un oratorio; nel 1703 ci furono i lavori di ampliamento, ma solo nel 1874, l'8 febbraio, venne eretta a parrocchia.

Dal punto di vista artistico la chiesa è in stile neoclassico, con la facciata ispirata alle chiese veneziane di quel tempo.

Internamente ha una sola navata con sei altari laterali sorti in varie epoche.

 

Di spessore artistico gli altari di "San Nicola da Bari" e quello della " Beata Vergine del Bambino Gesù", questo proveniente da una chiesa di Chioggia demolita.

L'altare di Sant'Antonio, patrono della parrocchia, è in marmo, in stile neoclassico e ospita la statua del santo dell'ottocento; quello di San Giovanni Battista, patrono dei pescatori, è anch’esso neoclassico con statua in marmo dello scultore di Noale Augusto Zanetti del 1885. All'interno dell'altare è presente una teca di vetro con la statua di Santa Teresa del Bambino Gesù.

Di epoche recenti sono gli altari di San Giuseppe e di San Giovanni Bosco.

Il più sontuoso è l'Altare Maggiore, opera del secolo XVIII, neoclassica, a marmi rossi e bianchi, di grande raffinatezza e splendore, con tabernacolo a basilichetta colonnata, di ispirazione rinascimentale.

Altre opere di valore storico e artistico sono: un Crocifisso del secolo XV che si trova nel coro, un Crocifisso processionale del seicento, il Pergamo o pulpito del XVIII, in legno scolpito con quattro cariatidi ad imitare i capolavori dell'artista Brustolon, le tavole della Via Crucis, dipinte ad imitazione di quelle del Tiepolo che si trovano nella chiesa di San Polo a Venezia, l'Organo attribuito a Gaetano Callido.

In Sacrestia si trovano due tele, una raffigurante l'Angelo Custode, e l'altra rappresentante la Natività, entrambe dell'ottocento.

Il Campanile, inaugurato nel 1887, è opera eseguita in stile del Rinascimento su progetto dell'Architetto Cesare Spadon; si presenta come una mirabile costruzione, sulla quale si nota, poco prima della cella campanaria, un cornicione di archetti pensili ricoprenti e una lucida pietra d'Istria che ravviva l'intera opera.